Vicenda Kursaal
Un vizio di forma salva la scala
Il teatro conserva, per ora, la rampa di emergenza costruita, per i condomini, a ridosso dei balconi. Errato il numero civico indicato sul titolo esecutivo.
BARI - Anche in questa vicenda c'è un teatro e uno studio legale, una stagione artistica che rischia di saltare e un colpo di scena che si è consumato questa mattina: nel titolo esecutivo di demolizione della contestata scala antincendio era sbagliato il numero civico. Il teatro in questione è bianco e non rosso. E' il Kursaal Santalucia, gioiellino liberty del 1927. La storia è una specie di bega condominiale sulla presenza, dal 1989, di una scala antincendio realizzata con regolare permesso di costruire del Comune (numero: 15.697/24.692). Il problema, a prima vista, sembrerebbe quello della vicinanza ai balconi dello stabile. La scala serve però per rendere agibile la storica struttura. La causa è andata avanti negli anni sino ad arrivare alla contestazione del titolo esecutivo, su sentenza della Cassazione del 2005, in cui si intima al proprietario, la famiglia Buompastore, di demolire il manufatto. Questa mattina alle 8, quindi, l'ufficiale giudiziario si è presentato, al numero civico 58, con tanto di titolo esecutivo, per intimare l'abbattimento della scala atincendio. Ma i numeri in questa vicenda hanno un ruolo importantissimo. "Nel titolo esecutivo - spiega l'avvocato Alfieri Zullino, legale rappresentante de La Giuseppina s.r.l. ditta che gestisce le attività del cinema teatro - era semplicemente indicato il civico sbagliato: il 56 al posto del 58 di via Cognetti. Per questo l'ufficiale giudiziario non ha potuto fare altro che redigere il verbale e rimandare tutto all'udienza davanti al giudice dell'esecuzione, Raffaella Simone". Pericolo scampato quindi per questa mattina e almeno sino al 19 gennaio, data dell'udienza. "Nel frattempo tutte le attività del cinema teatro, restano confermate almeno sino a quella data - ribadisce il legale de La Giuseppina - stiamo comunque pensando di proporre ricorso. La cosa strana è che la ditta che difendo ha avuto comunicazione di tutto solo ieri. Questa notte ho dovuto studiarmi tutte le carte e credo che ci siano gli estremi per investire della questione anche l'Avvocatura dello Stato. Quello che si contesta al mio cliente è il mancato rispetto delle distanze regolamentari. Quello che non viene citato però è la deroga che lo stesso codice civile prevede per fabbricati di destinazione pubblica." Intanto anche il rappresentante dell'associazione Una Puglia migliore, Donato Cippone, ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica. "Vogliamo conoscere la vicenda - dice Cippone e chiediamo ad Emiliano di intervenire, subito".
Fiorella BarileBARI - Anche in questa vicenda c'è un teatro e uno studio legale, una stagione artistica che rischia di saltare e un colpo di scena che si è consumato questa mattina: nel titolo esecutivo di demolizione della contestata scala antincendio era sbagliato il numero civico. Il teatro in questione è bianco e non rosso. E' il Kursaal Santalucia, gioiellino liberty del 1927. La storia è una specie di bega condominiale sulla presenza, dal 1989, di una scala antincendio realizzata con regolare permesso di costruire del Comune (numero: 15.697/24.692). Il problema, a prima vista, sembrerebbe quello della vicinanza ai balconi dello stabile. La scala serve però per rendere agibile la storica struttura. La causa è andata avanti negli anni sino ad arrivare alla contestazione del titolo esecutivo, su sentenza della Cassazione del 2005, in cui si intima al proprietario, la famiglia Buompastore, di demolire il manufatto. Questa mattina alle 8, quindi, l'ufficiale giudiziario si è presentato, al numero civico 58, con tanto di titolo esecutivo, per intimare l'abbattimento della scala atincendio. Ma i numeri in questa vicenda hanno un ruolo importantissimo. "Nel titolo esecutivo - spiega l'avvocato Alfieri Zullino, legale rappresentante de La Giuseppina s.r.l. ditta che gestisce le attività del cinema teatro - era semplicemente indicato il civico sbagliato: il 56 al posto del 58 di via Cognetti. Per questo l'ufficiale giudiziario non ha potuto fare altro che redigere il verbale e rimandare tutto all'udienza davanti al giudice dell'esecuzione, Raffaella Simone". Pericolo scampato quindi per questa mattina e almeno sino al 19 gennaio, data dell'udienza. "Nel frattempo tutte le attività del cinema teatro, restano confermate almeno sino a quella data - ribadisce il legale de La Giuseppina - stiamo comunque pensando di proporre ricorso. La cosa strana è che la ditta che difendo ha avuto comunicazione di tutto solo ieri. Questa notte ho dovuto studiarmi tutte le carte e credo che ci siano gli estremi per investire della questione anche l'Avvocatura dello Stato. Quello che si contesta al mio cliente è il mancato rispetto delle distanze regolamentari. Quello che non viene citato però è la deroga che lo stesso codice civile prevede per fabbricati di destinazione pubblica." Intanto anche il rappresentante dell'associazione Una Puglia migliore, Donato Cippone, ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica. "Vogliamo conoscere la vicenda - dice Cippone e chiediamo ad Emiliano di intervenire, subito".
(tratto da BariSera del 10.12.2008)
Nessun commento:
Posta un commento